(Tratto da Corriere della Sera – L’Economia)
Si chiama Pums, per i non addetti ai lavori è il Piano urbano della mobilità sostenibile. Un piano strategico di sviluppo dei movimenti del traffico cittadino che comuni di varia dimensione e città metropolitane cercano di declinare nel rispetto della parola magica di questo periodo storico: sostenibilità. Roma e Milano hanno già affrontato le maggiori criticità del loro territorio, ma nei giorni scorsi, su iniziativa della Confartigianato di Vicenza si sono ritrovati nella città berica esperti di motori e docenti universitari, fornitori di servizi e amministratori locali per l’annuale incontro di Citemos. Tra questi, ospiti del presidente della Confartigianato locale, Gianluca Cavion, il docente de La Sapienza, Fabio Massimo Frattale Mascioli, il direttore di Confartigianato Bergamo, Stefano Maroni, il segretario generale di Confartigianato Brescia, Carlo Piccinato e Marco Bonafede dei Servizi di mobilità del Comune di Vicenza. Al centro dei lavori la ricerca presentata dal gruppo guidato da Simone Caiello (UniBicocca) e Massimiliano Roda (Sapienza), con un focus sulle interminabili code che dopo le criticità legate all’emergenza Covid sono tornate a essere compagne delle vite di molti, ma anche le possibili ricadute dei Pums sul sistema produttivo delle piccole e medie imprese italiane, che continuano a essere ossatura della struttura economica del Paese.